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Sanza: dal WWF solidarietà al Corpo Forestale

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"Un episodio sicuramente grave, quello accaduto nel comune di Sanza; la barbara uccisione/esecuzione di un esemplare di Lupo ci fa tornare indietro di decenni quando la specie veniva perseguitata dall’uomo, se poi risulterà veritiera l’ipotesi che sia stato prima catturato con un laccio e poi abbattuto a distanza ravvicinata la vicenda diventa ancora più grave per la sua brutalità". Questo il commento del delegato regionale del WWF, Piernazario Antelmi, dopo i fatti accaduti a Sanza (leggi qui). 

"Il primo sentimento  che si prova- sottolineano dall'organizzazione per la difesa e la conservazione dell'ambiente e delle specie a rischio - è sicuramente la rabbia, se si pensa non solo al fatto che il Lupo è un animale selvatico appartenete a specie protetta ma soprattutto al fatto che l’episodio sia avvenuto in un territorio dove è vietata la caccia in tutte le sue forme, Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano".

Il wwf Italia, attraverso il suo delegato regionale esprime quindi la piena solidarietà agli uomini del Corpo Forestale dello Stato in prima linea al contrasto del bracconaggio, e chiede a gran voce "la messa al bando di questi atti di bracconaggio al fine di ripristinare la legalità e il rispetto verso le stesse istituzioni anche con l’introduzione di Sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche".

"Per questo - aggiunge Antelmi - chiediamo anche attraverso una campagna nazionale ad hoc: Stop ai Crimini di Natura, al Governo e al Parlamento di introdurre nella normativa il reato di uccisione di specie selvatica protetta e di inasprire quindi le pene per i reati contro la natura" (clicca qui per la petizione).

Proprio ieri il WWF aveva avviato una campagna in favore del lupo (vedi qui)

 

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